Lo swing della vendemmia
Incontro siciliano con José Rallo: madre, figlia, samba e Donnafugata.
I racconti di Josè Rallo, volto dell’azienda vinicola DonnaFugata,
sembrano passi tratti da un romanzo tutto al femminile nel quale amore,
umore femminile, affetto e naturale solidarietà convivono con regole e
imprenditoria. Un arco nato dalla mamma Gabriella che si chiude ora con
la figlia Gabriella. Tre generazioni che hanno fatto sì che la vendemmia
in luoghi incantati della Sicilia sia diventata un esempio di magnifico
lifestyle italiano e del nostro Sud in particolare. Ma Josè non è solo
imprenditrice, è anche una mamma e una curiosa cantante.
Qual è il segreto femminile per un buon vino?
I fattori sono tanti. Al primo posto considero le qualità organolettiche: profumi, gusto, persistenza aromatica. Devono colpire i sensi, incantarli, sedurli. Seguono il marchio e la sua storia, la sua identità quale riflesso del territorio di appartenenza. Infine la capacità di comunicare tutto ciò attraverso un racconto convincente.
I fattori sono tanti. Al primo posto considero le qualità organolettiche: profumi, gusto, persistenza aromatica. Devono colpire i sensi, incantarli, sedurli. Seguono il marchio e la sua storia, la sua identità quale riflesso del territorio di appartenenza. Infine la capacità di comunicare tutto ciò attraverso un racconto convincente.
La figura della donna nelle cantine di Donnafugata ha sempre avuto un ruolo fondamentale: che rapporto unisce madre e figlia?
A Donnafugata il femminile è all’origine di tutto e non solo una questione di nome. Mio padre Giacomo, fondatore con mia madre, è l’uomo più femminista che abbia mai conosciuto. Ha sempre creduto e investito sulle donne in azienda. Gabriella, mia madre, è una donna ricca delle più preziose sensibilità:
creatività, flessibilità, empatia, coraggio. Ci lega, oltre all’affetto, l’ammirazione reciproca.
A Donnafugata il femminile è all’origine di tutto e non solo una questione di nome. Mio padre Giacomo, fondatore con mia madre, è l’uomo più femminista che abbia mai conosciuto. Ha sempre creduto e investito sulle donne in azienda. Gabriella, mia madre, è una donna ricca delle più preziose sensibilità:
creatività, flessibilità, empatia, coraggio. Ci lega, oltre all’affetto, l’ammirazione reciproca.
A che passioni abbina quella per il vino?
Oltre alle vigne, coltivo molti interessi, non strettamente connessi al lavoro, ma in qualche modo legati se è vero che il vino è cultura. Leggo molto
gli autori americani, inglesi e spagnoli e ho un’attrazione magnetica per la pittura e la musica. Quest’ultima passione mi ha fatto conoscere Vincenzo (Favara, ndr), mio marito, e mi ha dato l’opportunità di “cantare” i nostri vini in giro per l’Italia e il mondo. Donnafugata Music&Wine nasce nel 2002 come esperienza multisensoriale di vino e di musica. Un’avvolgente ballad jazz in abbinamento a un grande rosso come il Mille e una Notte. Un samba per il sensuale Ben Ryé Passito di Pantelleria.
Oltre alle vigne, coltivo molti interessi, non strettamente connessi al lavoro, ma in qualche modo legati se è vero che il vino è cultura. Leggo molto
gli autori americani, inglesi e spagnoli e ho un’attrazione magnetica per la pittura e la musica. Quest’ultima passione mi ha fatto conoscere Vincenzo (Favara, ndr), mio marito, e mi ha dato l’opportunità di “cantare” i nostri vini in giro per l’Italia e il mondo. Donnafugata Music&Wine nasce nel 2002 come esperienza multisensoriale di vino e di musica. Un’avvolgente ballad jazz in abbinamento a un grande rosso come il Mille e una Notte. Un samba per il sensuale Ben Ryé Passito di Pantelleria.
Qual è la bottiglia più adatta all'eleganza di una donna?
Sceglierei il Chiarandà, uno Chardonnay di charme, dai profumi intensi di pesca e vaniglia, vino che non si dimentica.
Sceglierei il Chiarandà, uno Chardonnay di charme, dai profumi intensi di pesca e vaniglia, vino che non si dimentica.
Un desiderio?
Che gli italiani, e i siciliani in particolare, diventino più orgogliosi di un territorio vissuto all’estero come un luogo ricco d’arte e di natura. E che possano raccogliere le forze per riprendere il cammino culturale ed economico.
Che gli italiani, e i siciliani in particolare, diventino più orgogliosi di un territorio vissuto all’estero come un luogo ricco d’arte e di natura. E che possano raccogliere le forze per riprendere il cammino culturale ed economico.
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